Zona Blu
A Lovely Place
6 Marzo 2022
A Lovely Place รจ il prodotto finale dei progetti A.I.RE e CU.RE, avviati dallโassociazione Zona Blu e si costituisce come una personale dellโartista Oliviero Biagetti curata da Claudia Caletti.
Questo dialogo prolifica in uno spazio eterotopico, riprendendo il termine dal filosofo francese Michel Foucault, la cui particolare caratteristica รจ quella di essere connesso a tutti gli altri spazi, ma in modo tale da sospendere, neutralizzare o invertire l'insieme dei rapporti che essi stessi designano, riflettono o rispecchiano. Lโinteresse รจ legato a ciรฒ che avviene quando lโirreale, il mostruoso e lโalteritร si fanno spazio nel reale e come tutto ciรฒ si relaziona con lโambiente circostante, le contaminazioni che ne conseguono. Per Jean-Paul Sartre lโAltro si annuncia come sguardo, egli non limita lo sguardo allโocchio umano, essere guardato costituisce piuttosto lโaspetto centrale dellโessere-nel-mondo. ร sempre lo sguardo che crea suggestioni, che vengono qui tradotte in un linguaggio solido, mettendo in comunicazione il rappresentato e lโambiente ospitante. Nel 1917, Franz Kafka scrive Una relazione per unโAccademia, il narratore del testo รจ una scimmia che, dopo aver imparato il linguaggio degli umani, si presenta davanti a unโaccademia delle piรน illustri autoritร scientifiche per spiegare ciรฒ che lโevoluzione umana ha rappresentato per lei. Kafka non presenta il suo processo di umanizzazione come una storia di emancipazione o di liberazione dallโanimalitร , bensรฌ come passaggio alla โgabbiaโ della soggettivitร umana. Come ricorda Rosi Braidotti in Madri, Mostri e Macchine, la teratologia, la scienza dei mostri, soprattutto dalla fine del Settecento in poi, era motivata dalla paura e dal fascino che essi non mancano di esercitare, facendosi carico di risolvere lโenigma di una normalitร . Lโanomalo, o lโanormale, viene dunque costituito come figura abietta e tuttavia ubiqua: รจ l'altro che si deve in ogni modo evitare, quello a cui รจ proibito assomigliare. Tutto si gioca appunto sulla somiglianza e la differenza, dove i segni distintivi, nonchรฉ i criteri di differenziazione sono organi, morfologie specifiche, di cui A Lovely Place diventa il contenitore.
foto di Tiziano Ercoli



















